PAROLA D’ORDINE: EMERGENZA!
Leggiamo con preoccupazione i pochi articoli di giornale che non trattano di Covid-19 in questi giorni.
In un momento così delicato, in cui l’epidemia di Coronavirus costringe la maggior parte della popolazione alla quarantena, in cui le difese personali sono basse, in cui è impossibile riunirsi e in cui è complicato anche pensare di manifestare dissenso, noi cittadini della Valle Galeria portiamo un carico di preoccupazione pesante che va pericolosamente a sommarsi a quello della pandemia.
Apprendiamo da www.leurispes.it di una lunga intervista del dott. Palumbo, secondo cui, al contrario di quanto ci saremmo aspettati in questo assetto di fermo pressoché totale dettato dai decreti anti diffusione del Coronavirus, la quantità dei rifiuti in ingresso a Malagrotta non solo non si è ridotta, ma anzi, l’impianto lavora a portata massima, perché “la società che gestisce la raccolta di rifiuti della Capitale ha preferito ridurre i quantitativi presso altri impianti e conferire presso i nostri due impianti (TMB1 e TMB2)”.
Stando cosi i fatti, quindi, ci ha visto bene Giovanni Amendola allorché, dalle pagine di www.ilfattoquotidiano.it (articolo del 02/04/2020) afferma “Diciamo la verità: in Italia, specialmente nel settore della tutela ambientale, le emergenze sono state molto spesso utilizzate per eludere la legge con deroghe, proroghe e normative di favore. Alcune Regioni hanno addirittura legittimato per anni, con ordinanze contingibili e urgenti emanate in nome di una emergenza rifiuti dovuta solo al loro immobilismo, il mantenimento di immonde discariche contrastanti con tutte le leggi italiane e comunitarie.”
E’ arrivata, infatti, puntuale il Ministero dell’Ambiente, una circolare emergenziale che riconosce la possibilità a Comune e Regioni di derogare ad una serie di regolamenti che impedivano a discariche di inerti e siti di stoccaggio temporaneo di non superare determinate quantità; ovviamente, la Regione Lazio attraverso l’ordinanza firmata dall’assessore Valeriani lo scorso primo aprile, si è avvalsa della facoltà di fare “ricorso temporaneo a forme speciali di gestione dei rifiuti con ricorso a regimi straordinari”.
Sarebbe inoltre interessante approfondire il concetto di temporaneità legato all’ “emergenza”. Quando finisce l’emergenza della Valle Galeria?
In precedenza, proprio invocando l’emergenza ambientale è stata designato Monte Carnevale come nuova discarica ed ora, con l’emergenza sanitaria, ulteriori aggravi ambientali rischia di subire la Valle Galeria.
Fine pena mai.
Il comitato Valle Galeria Libera annuncia che impugnerà presso tutte le sedi competenti decisioni ulteriormente penalizzanti per la salute degli abitanti del territorio.