Da quindici anni una coppia di falco pellegrino aveva il suo nido sulla vecchia ciminiera dismessa della Raffineria Pantano di Grano, ma nel 2018 questa fu
smantellata completamente, lasciando la coppia senza casa.
Di esemplari di Falco pellegrino ne esistono solo 500 distribuiti in tutto il centro e nord Italia, per evitare che si perdesse questa ricchezza di biodiversità nella Valle, l’ornitologo Roberto Scrocca e Alessia De Lorenzis della Lipu Oasi di Castel di Guido, hanno chiesto all’associazione ORNIS Italia di far mettere una cassetta nido su un’altra ciminiera quella dell’ex inceneritore ospedaliero a Ponte Malnome, spento dal 2015.
La richiesta fatta ad AMA dal Presidente ORNIS Giacomo Dell’Omo fu prontamente accolta, ed il 2 marzo 2019 una cassetta nido fu posizionata su uno dei terrazzini della ciminiera.
A fine gennaio 2020 Roberto Scrocca, mi raccontava che sperava proprio che la coppia decidesse di utilizzare il nuovo nido, perchè aveva visto un esemplare
volteggiare sulla ciminiera, così per settimane abbiamo monitorato il sito, e alla fine appurato anche tramite foto, che una coppia di falchi pellegrino, aveva trovato soddisfacente la nuova ciminiera per nidificare.
Li abbiamo seguiti guardando sempre in alto e Roberto sempre tramite l’associazione ORNIS è riuscito a far mettere una foto trappola, che ha rivelato che
sì i falchi erano proprio decisi a metter su famiglia lì, visto che nelle foto del 5 marzo c’erano 4 uova.
Oggi 4 maggio 2020 il presidente dell’ORNIS Giacomo Dell’Omo dopo aver richiesto ad AMA il permesso (gentilmente concesso) è salito con un dipendente AMA sulla altissima ciminiera che misura 70 mt, per verificare lo stato di salute, espletare le operazioni di pesa dei 2 pulli nati, e recuperare un uovo che si è rivelato infecondo.
Delle 4 uova deposte un uovo era scomparso dopo pochi giorni, ma i 2 pulli nati sono bellissimi ed in ottima salute, circa 600 grammi e sono molto attivi.
Il fatto che ad un mese di vita siano così ben pasciuti ed attivi è la dimostrazione che l’esperienza maturata dalla coppia in 15 anni di vita nella Valle Galeria, gli ha permesso di crescerli nella migliori condizioni, grazie ai territori di caccia integri consueti e ben conservati, ma che purtroppo ora rischiano di scomparire.
Un campo Fotovoltaico a terra di ACEA è stato appena autorizzato proprio sotto la ciminiera, e a poche centinaia di metri un altro terreno integro sta per scomparire a causa del progetto di discarica di inerti e fanghi della NGR srl, in una ex cava, voluto ed autorizzato dalla Regione Lazio, ed ora addirittura candidato dalla sindaca Raggi ad essere la nuova discarica di rifiuti di Roma.
In questa ex cava mai ripristinata come la legge prevede, La Lipu sta anche monitorando il nido di una coppia di civette che vive lì dal 2012.La Valle Galeria
vessata da 50 anni di inquinamento con un carico impiantistico insostenibile e i progetti infausti di discariche ed altri impianti in corso, ci riserva delle sorprese così meravigliose che ci danno la forza di continuare in questa infinita battaglia per la difesa del territorio.
Lottiamo contro i Titani affinchè si smetta di distruggere questa parte di Agro Romano così viva e varia e così importante per la conservazione delle specie e
degli habitat, e per tutti gli esseri umani.
Le foto dei 2 pulli, scattate da Giacomo Dell’Omo, sono fantastiche, tenerissime, e ci auguriamo che servano a far capire quanto meravigliosa sia la natura e quanto importante e imprescindibile sia la sua tutela e la sua conservazione.
Le foto della mamma e del papà falco e della civetta Athena sono state scattate da me.
Roma 4 maggio 2020
Emanuela D’ Antoni