Apprendiamo da diverse testate giornalistiche di un possibile dietrofront della Sindaca sulla discarica di Monte Carnevale, ormai nota come “Malagrotta 2”; una delegazione di cittadini è stata l’intera giornata di ieri in Campidoglio nella speranza di essere ricevuta dalla Sindaca, riteniamo quindi necessario dare ai cittadini dei dettagli su cosa è realmente accaduto ieri in Campidoglio:
la delegazione è riuscita a parlare con diversi consiglieri e da alcuni ha avuto la notizia che purtroppo la scelta di localizzare una nuova discarica a meno di due Km da Malagrotta è stata per il Comune “la scelta meno dolorosa “, visto che per il terreno sono pronte le autorizzazioni e l’obbligo da parte della Regione Lazio che impone al Comune di Roma una discarica nel suo stesso Comune.
Alcuni consiglieri, davanti alle problematiche evidenziate dai cittadini presenti in Campidoglio, hanno riferito che la questione verrebbe riesaminata davanti ad elementi ostativi comprovati.
Siamo abbastanza scioccati da queste dichiarazioni, in quanto non crediamo di dover ancora dimostrare quali siano le criticità nella costruzione di una nuova discarica nella Valle Galeria, proprio di fronte a Malagrotta ( la discarica più grande d’Europa MAI BONIFICATA; sono già noti studi che dimostrano l’elevato tasso di mortalità della zona e l’inquinamento delle falde acquifere ed appare paradossale che debba essere la cittadinanza a riferire circa gli impianti ad elevato impatto ambientale già presenti in zona come l’inceneritore dei Rifiuti Ospedalieri del Centro Sud Italia ( MAI BONIFICATO ) la ex Raffineria, l’Oleodotto ed ora anche la Trasferenza che doveva essere temporanea per soli 6 mesi e siamo arrivati ad una proroga di 2 anni…….
Come sia possibile non considerare poi, la presenza di un Piano di Zona Montestallonara, insediamento da 5000 abitanti già noto alle cronache ed attenzionato dalla Procura di Roma e sotto indagine per la presenza di rifiuti abusivamente interrati sia sotto gli edifici che nel circondario, rifiuti che periodicamente danno origine a roghi tossici: il 20 agosto scorso su una area di 10 ettari, il sottosuolo ha continuato a bruciare per più di 1 mese e l’area è stata sottoposta a sequestro dal Nucleo Tutela Ambientale dell’XI Gruppo Marconi della Polizia Locale di Roma Capitale per ipotesi di reati ambientali ed urbanistici. I giornali titolarono “La Terra dei Fuochi di Roma “ e La Sindaca fece anche un sopralluogo sul luogo dell’incendio.
Ci chiediamo quindi se sia ancora necessario evidenziare quali siano le criticità che affliggono la Valle Galeria, e se non appaia quantomeno bizzarro attendersi che sia la popolazione a documentarle dopo che la stessa Amministrazione si sia di recente, e giustamente, opposta all’utilizzo delle medesime aree per la discarica di inerti; in ogni caso il Comitato metterà a disposizione delle Amministrazioni tutta la documentazione di cui è in possesso affinché la questione venga finalmente e definitivamente chiusa.
Roma, 03 Gennaio 2020
Comitato Valle Galeria Libera